La storia

Roma, lo sgombero del cinema Palazzo diventa un problema per Raggi

Questa notte il blitz ordinato dalla Prefettura a San Lorenzo, in contemporanea con la sede di Forza Nuova

Simone Canettieri

La grillina nel 2016 da candidata partecipò alle iniziative del centro sociale. Questa mattina il tweet di plauso. Il vicesindaco Bergamo ora prende le distanze. Nel pomeriggio il post su Facebook riparatorio della grillina. E in serata l'apertura del collettivo nei confronti di Raggi

A Roma la giunta Raggi sbanda e si divide sullo sgombero del Cinema Palazzo, avvenuto questa notte nel cuore di San Lorenzo, in contemporanea con quello alla sede di Forza Nuova nel quartiere San Giovanni. L'azione è stata decisa dal prefetto Matteo Piantedosi, ma sta provocando più di un malumore all'interno del Campidoglio. In queste ore stanno circolando in fatti le immagini di quando Raggi in campagna elettorale, nel 2016 da candidata del M5s, partecipò a un'assemblea nello spazio occupato: "Il confronto e l'ascolto sono tutto", disse in quella occasione.

 

Questa mattina la sindaca ha commentato così su Twitter: "Ringrazio la Prefettura e le forze dell'ordine per le operazioni di sgombero di oggi. A Roma le occupazioni abusive non sono tollerate. Torna la legalità". Poche parole che hanno subito la provocazione la reazione degli attivisti della struttura illegalmente occupata da nove anni e del mondo della sinistra.

 

"Abbiamo occupato nove anni fa, per dare un posto alla gente del quartiere, togliendo lo stabile al proprietario che voleva farci un casino. Il nostro peccato è stato aver strappato un posto alla criminalità", ha detto all'Adnkronos Franca, 82 anni, manifestante contro lo sgombero del cinema Palazzo in lotta contro la speculazione edilizia del quartiere San Lorenzo. Ci mettono contro i poliziotti, che fanno il loro lavoro, ma qui abbiamo sempre offerto un posto per i ragazzi e le famiglie del quartiere - ha aggiunto - Io sono figlia di partigiani e oggi ci accumulano ai fascisti di Forza Nuova. Questa sindaca è una stupida, noi non siamo criminali come loro". 

 

A rendere evidente la spaccatura che in queste ore attraversa la giunta grillina, ecco le parole del vicesindaco Luca Bergamo: "E' una perdita di ricchezza per la comunità non essere riusciti a trovare una soluzione che rispettasse i diritti della proprietà e consentisse allo stesso tempo la  continuazione dell'esperienza e delle attività in quel territorio, nel rispetto delle regole. Lo sgombero disposto dalla prefettura mette in  evidenza questo fallimento", dice Bergamo che è anche assessore alla Cultura. "Le persone che hanno fatto vivere il Cinema Palazzo fino ad oggi  hanno svolto una funzione sociale e culturale importante, in un 
quartiere che soffre la pressione di una piccola criminalità  aggressiva. Ne hanno fatto un luogo di interesse culturale della città, anche con sala di spettacolo integrata nella vita di un  quartiere storico di Roma, ma violando diritti privati che la decisione della prefettura ripristina. Ritengo che la struttura debba  essere soggetta a un vincolo culturale e rimanere parte integrante  degli spazi che rendono la città viva anche se tornata in possesso  della proprietà e che serva trovare una sede idonea nel quartiere  perché l'esperienza sia continuata".  

 

Questa frattura rischia adesso di minare la corsa di Raggi verso il bis. La grillina si pone infatti come alternativa da sinistra al centrodestra. E in più di un'occasione ha cercato di costruire un rapporto con l'Anpi e con tutto il mondo della cultura vicino a realtà come appunto questa del Cinema Palazzo.  Tutto il mondo della sinistra e dell'associazionismo sta infatti distinguendo queste due esperienze. E anche l'Anpi ha preso posizione:  "Grande soddisfazione per lo sgombero dei locali di proprietà dell'Ater siti in via Taranto e divenuti covo dei fascisti di Forza nuova. Da tempo - sottolinea l'Anpi - ne chiedevamo lo sgombero, cosi' come di tutte le altre occupazioni fasciste, a cominciare da quelle di Via Napoleone III e di Via delle Baleniere ad Ostia da parte di Casa Pound, che sono pero' solo le piu' eclatanti".

L'Anpi esprime "invece sconcerto per il contemporaneo sgombero del Nuovo Cinema Palazzo a San Lorenzo, di proprietà privata, ed occupato per impedire la realizzazione di un casino' ed usato per produrre socialità e cultura in un quartiere altrimenti assediato da spaccio e speculazione. I due sgomberi sono stati eseguiti contemporaneamente quasi si potessero equiparare e reciprocamente giustificare, con un fuorviante messaggio di intransigenza contro 'opposti estremismi".

 

Alle 17 ecco il post (riparatorio) di Virginia Raggi: "Le attività di Forza Nuova e l’esperienza positiva del Cinema Palazzo a San Lorenzo non sono neanche lontanamente paragonabili. Mai. In alcun modo le due realtà possono essere messe sullo stesso piano. Sappiamo tutti che si tratta di due mondi completamente diversi: uno violento e fascista; l’altro aperto e solidale".

La sindaca su Facebook ricorda: "Nel corso di questi anni tanti cittadini, residenti, famiglie, bambini e anziani hanno frequentato il Nuovo Cinema Palazzo. Io stessa sono stata lì. È evidente che l’esperienza di San Lorenzo sia di enorme valore per tutta la città: un ricco patrimonio di cultura, socialità, condivisione e aggregazione basato sui valori costituzionali dell’antifascismo".

E alla fine sempre Raggi lancia una proposta: "Chiedo che già da ora venga avviato un tavolo specifico che coinvolga l’Assessorato al Patrimonio di Roma Capitale, l’Assessorato alla Crescita Culturale di Roma Capitale, il Municipio II, la proprietà dell'immobile, i cittadini che hanno animato quest'esperienza e i residenti del quartiere".

 

A fine serata ecco il comunicato del Cinema Palazzo con il quale il collettivo ringrazia Raggi: "Dopo quanto successo oggi accogliamo positivamente il comunicato che riporta le parole della Sindaca Raggi, seppur in ritardo rispetto a quanto accaduto questa mattina. Siamo fiduciosi che l’apertura immediata di un tavolo di trattativa che coinvolga le istituzioni tutte possa aiutare a tenere in vita l’esperienza del Nuovo Cinema Palazzo".

 

Conclude il comunicato: "Ci diciamo perciò disponibili ad incontrare la Sindaca Raggi e a partecipare a un tavolo che tenga conto di quanto portato avanti in questi nove anni da cittadini, associazioni, artisti e comitati all’interno Nuovo Cinema Palazzo e miri a preservarne l’esperienza. Chiediamo altresì che l’apertura di questo tavolo avvenga nei prossimi giorni per evitare che le parole della Sindaca si perdano nel turbinio dell'imminente campagna elettorale che si preannuncia complessa e faticosa. Per il bene di San Lorenzo e di Roma. Attendiamo vostre." 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.