Poiché deve evidentemente ritenere di bassissimo profilo le nomine pubbliche fin qui fatte da questo e dal precedente governo del Movimento cinque stelle – e come darle torto – ecco che Paola Taverna ha trovato l’uovo di Colombo. Come scegliere i migliori? Ecco che dunque, presa carta e penna, la nostra vicepresidente del Senato ha proposto un disegno di legge che modifica l’articolo 9 del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica. Un paragrafo geniale. In pratica chi vuole candidarsi, chi voglia per esempio proporsi come presidente di Terna o consigliere di amministrazione dell’Eni, deve presentare una candidatura “trasparente” pubblicando il suo curriculum sul sito internet della società nella quale intende andare a lavorare. Geniale. Talmente geniale che è esattamente così che il sistema funziona già. Da anni.
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