Cosa succederebbe se tutti i parlamentari, gli eletti e gli iscritti chiedessero di diventare soci dell'Associazione attraverso cui Casaleggio controlla il partito? La classe dirigente del M5s dovrebbe sfidare Davide sul suo stesso terreno: portare la democrazia diretta dove viene solo predicata
Rousseau è l’entità attraverso cui si sviluppa la “democrazia diretta” del M5s, ma è anche un luogo dove democrazia non ce n’è affatto. Lo raccontiamo da circa tre anni, ovvero da quanto abbiamo rivelato la genesi e lo statuto, fino ad allora segreto, dell’associazione fondata dai Casaleggio padre e figlio: dato che il presidente può essere solo uno dei due “Soci fondatori”, e considerato che uno (Gianroberto) è deceduto pochi giorni dopo la fondazione, ecco che l’altro (Davide) è presidente a vita dell’associazione che gestisce la vita del M5s. Perché secondo il nuovo statuto del partito, scritto da Davide Casaleggio e Luigi Di Maio, il M5S deve obbligatoriamente affidare varie funzioni politiche ed economiche a Rousseau.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE