La politica di bilancio nuova ("Basta affacciarsi sui balconi!") e la giravolta sull'euro ("Ora cita Mario Draghi!"). Meno Cina e più Usa, l'ortodossia della Farnesina che fa effetto. E poi la riforma del Reddito di cittadinanza. I parlamentari del Cav. provano a seguire la svolta del ministro degli Esteri
Nella loro ottica, c’è quasi più da perdonare, che da apprezzare. E infatti Osvaldo Napoli, che pure nel dialogo della sua Forza Italia con la maggioranza rossogialla ci crede, si chiede “quanto ci sia da fidarsi, del pentimento del figliol prodigo”. E però, siccome la politica sconsiglia il risentimento, i puntigli di principio, in parecchi provano a crederci, all’offerta di Luigi Di Maio, se perfino chi ascolta gli sfoghi più intimi del Cav. si mostra possibilista. Apprezza Sestino Giacomoni, che considera “una buona notizia la fine dell’illusione dell’autosufficienza della maggioranza”, e pare che apprezzi addirittura Valentino Valentini. Anche lui, gran consigliere di Berlusconi sugli affari internazionali, nell’ascoltare l’ultimo intervento in Aula dell’ex capo del M5s abbia spiegato ai suoi colleghi deputati di FI che “Di Maio ha fatto un buon percorso di maturazione, seguendo l’ortodossia della Farnesina”.
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