Rosa Barone, consigliera regionale, ci spiega perché è pronta a entrare in giunta ("ma senza il voto di Rousseau non ci penso neanche"). Sarebbe la prima replica a livello regionale dell'alleanza rossogialla di governo
Lo premette con cauta discrezione. “Emiliano non mi ha chiamata, ne io ho chiamato lui”. E però di Rosa Barone, foggiana, attivista del M5s dal 2007, al secondo mandato da consigliere regionale pugliese, si sa che nelle prossime settimane potrebbe diventare la donna dell'esperimento, prima replica a livello regionale dell'alleanza rossogialla che governa il paese: per lei il presidente rieletto starebbe facendo allestire gli uffici dell'assessorato al Welfare, l'ultimo rimasto vacante di una giunta che si è insediata già da un paio di settimane. “Ho manifestato la mia disponibilità, ma voglio essere molto chiara: senza voto su Rousseau non lo prendo nemmeno in considerazione”, spiega al Foglio.
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