Bruciare i tempi della federazione del centrodestra e “chi ci sta ci sta”. La voglia di predellino, insomma, c’è. Eccome. E anima un combattuto Matteo Salvini. Ancora una volta stretto tra il “mojito magico” (il cerchio dei nuovi consiglieri) e la vecchia guardia del Carroccio (Giancarlo Giorgetti). Di sicuro, il leader della Lega (e Giorgia Meloni) ha mal digerito la “fuga in avanti” di Silvio Berlusconi sullo scostamento di bilancio. Un colpo di sponda andato in buca, quello del Cav., che ha rischiato di far saltare il centrodestra, e che sta gettando il Capitano nel labirinto dell’indecisione: “Rompo o non rompo? E quando rompo?”.
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