La situazione s’è così ingarbugliata che a metà pomeriggio il dissidio si pone sulle premesse: “E chi ci deve andare a questa riunione?”. La riunione, nella fattispecie, è quella che Giuseppe Conte ha convocato sin da domenica. Sarebbe una capidelegazione, a rigore, e il tema all’ordine del giorno è il Recovery. Ma siccome il busillis sta nel triumvirato che deve sovrintendere alla gestione dei progetti del Next generation Eu, ecco che ci s’interroga su come far partecipare anche i due scudieri del premier. Sennonché Roberto Gualtieri non può certo rinunciare all’Ecofin sul Mes, e allora, si obietta, neppure Stefano Patuanelli è giusto che partecipi al vertice. Questione di equa rappresentanza. Quando dal Mef allora propongono di inviare un tecnico a Palazzo Chigi, tutti s’irrigidiscono: niente, aggiorniamoci a domani. E insomma viene da prendere per buona la ritrosia dei diretti interessati che, richiesti su un’indiscrezione, subito mettono le mani avanti: “Qui ancora non abbiamo deciso come sarà la struttura, figurarsi se sappiamo chi saranno i sei manager che dovranno dirigerla”.
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