Giancarlo Giorgetti è l’unico esponente della Lega che riesce a esporre un pensiero autonomo pur senza mai entrare in contrasto con il Capitano, come vuole la tradizione leninista del partito. Il responsabile Esteri del Carroccio sta tentando di modificare, senza troppi particolari risultati, la linea estremista del partito su diversi temi che riguardano soprattutto la collocazione internazionale: allontanarsi dal putinismo per abbracciare l’atlantismo; abbandonare il lepenismo per avvicinarsi al popolarismo europeo; lasciarsi alle spalle il sovranismo no euro per ritornare a una linea più vicina all’economia sociale di mercato.
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