I quattro dissidenti certificano la scissione. "Il dado è tratto", ci dice Pedicini. E insieme a lui vanno via dal M5s Corrao, Evi e D'Amato. Sono la componente più vicina a Casaleggio e Dibba. Le trattative per entrare nei Verdi
La conferma ce la dà Piernicola Pedicini. Uno che da mesi profetizzava che l'esito scontato sarebbe stato questo. "E dunque sì, il dado è tratto", ci dice l'europarlamentare lucano del M5s, di buon mattino, prima di collegarsi in videocall con gli altre tre suoi compagni del gruppo, risoluti come lui all'estremo gesto. E' scissione, insomma. "Oggi esce dal M5s la sua componente ecologista", conferma Pedicini. Escono in quattro, quindi: l'ala radicale, oltranzista, del M5s a Bruxelles. Insieme a Pedicini, esponente dell'ala euroscettica in materia di finanza e di banche, abbandonano la truppa Ignazio Corrao, braccio destro di Alessandro Di Battista e sua fedele sentinella al Parlamento europeo, Eleonora Evi, una delle responsabili del settore "Europa" sulla piattaforma Rousseau e vicina a Davide Casaleggio, e Rosa D'Amato, tarantina. "Restare nel Movimento rappresenta una non opzione", si sono detti in mattinata, durante la riunione su Zoom in cui hanno di fatto deciso di ufficializzare la loro scelta. "E del resto sarebbe impensabile cercare di entrare in una nuova componente senza lasciare anche il M5s", hanno concluso.
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