“Durante la trattativa feci colloqui con Di Maio e Salvini. Se qualcuno scopra ora che è stato fatto qualcosa mentre era al governo, si sta dando dell’incompetente”. L’ex ministro dell'Economia gialloverde spiega perché anche la Lega dovrebbe dire di sì alla riforma
Alla fine, come era prevedibile, la maggioranza ha trovato un “punto di caduta” per non cadere. Ma in Parlamento c’è ancora una maggioranza che ritiene nefasta la riforma del Mes e, cosa più paradossale, è proprio la maggioranza composta da M5s e Lega che durante il Conte I ha trattato quell’accordo. “A un certo punto, dopo che quel governo è caduto, è scoppiato un attacco politico strumentale. Ma è sbagliato per la credibilità del paese utilizzare un trattato internazionale per fini politici interni, più o meno condivisibili”. A parlare con il Foglio è Giovanni Tria, che di quel governo è stato ministro dell’Economia e ha seguito in prima persona i negoziati sulla riforma del Fondo salva stati.
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