Tredici i deputati che hanno votato contro la risoluzione di maggioranza. Altri dieci assenze tattiche. Si attendono sanzioni ed espulsioni. Il lavoro dei mediatori che ha contenuto la protesta. Tutto il governo mobilitato per un voto incerto, e il sottosegretario Villarosa diventa un caso diplomatico.
Con l'aria di chi sceglie l'attacco come migliore forma di difesa, Raphael Raduzzi chiede le dimissioni di Vito Crimi. Lui, deputato veneto che ha animato per settimane la fronda dei parasovranisti anti-Mes, con tanto di seminari su Rousseau, rigetta sul capo politico l'accusa che, con ogni probabilità, verrà rivolta proprio a lui e ai suoi compagni di fronda. "E' stata una Caporetto", scrive su Facebook il deputato a commento del voto dell'Aula di Montecitorio, che ha approvato la risoluzione di maggioranza con 314 Sì e 239 No. "Una risoluzione - precisa subito Raduzzi - che non ho votato" e che "manda Giuseppe Conte a firmare una terribile riforma del Mes" al Consiglio europeo di domani. E dunque, ecco la richiesta di Raduzzi: "Vito Crimi dovrebbe dimettersi immediatamente da un ruolo che non è il suo per un errore così madornale che, con un'inversione a 180 gradi, rischiamo di far pagare caro a tutti ed in primis al nostro Movimento".
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