Sulla gestione dei 200 miliardi Renzi chiede un confronto in Parlamento: "È in ballo la credibilità del paese". "La nostra richiesta è lavorare sui contenuti del Recovery", dice Bellanova. Faraone: "Dipende tutto da Conte, non facciamo passi indietro". L'intervento in Senato
"Non possiamo immaginare che di fronte a una legge di bilancio non discussa, saltando e bypassando il Parlamento inseriamo tutta la principale discussione sui prossimi 200 miliardi. Lo capite che è una discussione fondamentale per le istituzioni? Ci potete dare uno, due, tre, dieci sottosegretari, ve li lasciamo indietro. È in ballo la credibilità del paese, lo capite che è ora o mai più questo?", Matteo Renzi urla, si agita e agita il suo foglio degli appunti sottolineati in giallo e rosa. E agita la maggioranza sui tempi, modi e gestione del Recovery Fund, nonostante il voto sulla risoluzione della riforma del Mes in vista del Consiglio europeo passerà con 156 sì, 129 no e 4 astenuti in Senato. Dopo l'affondo del leader di Italia Viva in aula, a fare il punto fuori è la ministra Teresa Bellanova: "Se si vuole inserire nella legge di bilancio l'emendamento sulla governance noi non solo voteremo contro ma ne prenderemo atto e ci dimetteremo". "La nostra richiesta è lavorare sul Recovery - continua - confrontarsi sui contenuti e dire a questo paese cosa si vuol fare per farlo ripartire. Deve essere un modo per immaginare un sistema paese, non per discutere degli amici degli amici che bisogna posizionare".
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE