Conte? "Argina, rimpalla, aggiusta”. Salvini? "Pur di abbattere il governo farebbe patti pure con Renzi". E Berlusconi? "Sogna il Quirinale, spero senza crederci troppo". Intervista all'inventore di Porta a Porta
Una crisi senza crisi. Con un jolly, però. Un “matto”, come nei tarocchi: Matteo Renzi. “Lui si diverte. E nel bene e nel male ha regolato i tempi di questa legislatura. Ma segnalo che quando è venuto da me a ‘Porta a Porta’ non ha accettato la terza scommessa che gli proponevo”. E in cosa consisteva? “Gli avevo detto: ‘Scommettiamo che ci sarà un rimpasto e prendi più posti al governo’. E lui: ‘Più posti li prendo perché li merito, ma il mio obiettivo non è quello’”. Funambolo. “Sì, quindi per me la cosa più probabile è che tutto finisca con un rimpasto e lui prende più posti. Anche se…”. Anche se? “Anche se nella politica italiana tutto è possibile. D’altra parte, domani è un altro giorno”. Come la sigla di Porta a Porta. “Che fu scelta per questo. L’eterno probabilismo”. E Bruno Vespa ne ha viste tante: crisi, verifiche, fasi due. Compreso quello scambio di ardua scorrevolezza interministeriale battezzato con fantasia da panettieri “rimpasto”. Conte è in un vicolo cieco? “Fa quel che può. Argina, rimpalla, aggiusta”.
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