Renzi si sottrae alla rissa sulla stretta natalizia: “Non facciamo i Pierini”
Franceschini in mattinata era intervenuto per chiedere misure più rigorose. L'ex premier: "Mi pare chi ci siano già fin troppe incertezze, lasciamo fare al governo"
Nella ridda dissonante di voci e posizioni sulle misure da introdurre in vista delle festività natalizie, Matteo Renzi non vuole metterci becco. Almeno per ora. Il leader di Italia viva, interrogato in merito dai suoi parlamentari, ha dato loro una consegna precisa: "Lasciamo fare al governo: mi pare che ci siano troppi casini per aggiungere la nostra fetta". Anche perché "ormai stanno gestendo le cose così, evitiamo di apparire come i Pierini anche sulle misure: decidano loro e ci facciano sapere".
Più di qualcuno, visto come sta evolvendo l'interlocuzione nell'esecutivo sull'eventuale nuova stretta natalizia, con i ministri Franceschini (intervenuto questa mattina con un tweet), Speranza e Boccia a chiedere la zona rossa nazionale e contemporaneamente i partiti di maggioranza che approvano una mozione al Senato per chiedere deroghe agli spostamenti tra piccoli comuni, poteva pensare che l'ex premier non si facesse sfuggire l'occasione di mettere ancor più pressione sulle spalle di Conte. E però questa volta Renzi ha scelto di sfilarsi. Del resto, con un governo che a pochi giorni dalle feste ancora dibatte su una zona rossa nazionale sul modello Merkel e allo stesso tempo vorrebbe garantire a chi vive nelle piccole località, come chiede il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci, di non essere penalizzato, gli elementi di destabilizzazione sono già tanti.