A parte il caso specialissimo di Gianni Letta, tendo a diffidare dei consiglieri moderati. Che ci sta a fare un consigliori del principe se non sappia “intrare nel male”? Giorgetti parlando con Polito nel Corriere dice che Conte vacilla e che cadrà a breve. Non ci scommetterei. L’avvocato del popolo e dell’Europa ha dei limiti evidenti ma amministra con tatto e con un sesto senso politico inaudito (per lui dilettante) la situazione esplosiva di un paese, nel mondo che converge, stretto tra una pericolosa vitalità e un’altrettanto minacciosa letalità da crisi sanitaria, virologica. Il fonte battesimale di Conte Bisconte è un abile discorso in Senato in cui diceva garbato che il senatore Salvini aveva tradito lui stesso e la maggioranza con i grillini, ragion per cui si consegnava tosto e allegro a una maggioranza alternativa con i piddini. Giorgetti sa che nelle carriere politiche, anche improvvisate, la scelta dei tempi e degli argomenti è tutto. Lo sa anche Mattarella, et voilà, il gioco era fatto.
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