L'intervista
Morra: "Mi candido per la guida collegiale del M5s"
Il grillino amato dai duri e puri prova all'assalto al Movimento: "Dopo la mia censura in Rai, sono diventato ancora più popolare"
Il presidente della Commissione antimafia al Foglio: "Basta stare con i pugni in tasca, voglio mettermi in gioco. Sempre che non si decida di far vincere i soliti noti".
"Mi candido alla guida collegiale del M5". Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, anticipa al Foglio le sue intenzioni. Il grillino finito nella bufera per le parole sulla defunta governatrice della Calabria Jole Santelli è pronto al grande salto. Un dossier che si aprirà a gennaio.
"Sempre che me lo permettano".
In che senso Morra?
"Spero che quando si arriverà al voto su Rousseau non ci siano colpi di mano. E che insomma, i nostri iscritti possano votare chi credono in maniera libera".
Sta dicendo che l'organo collegiale potrebbe essere messo ai voti in blocchi con le squadre che si sfidano.
"Questo non lo so, anzi mi auguro di no. La decisione non spetta certo a me, ma al capo politico. Le regole d'ingaggio saranno fondamentali. L'importante è che non si cambi la legge elettorale, diciamo. Che non accada quanto successe in parlamento nella precedente legislatura quando l'allora maggioranza approvò il Rosatellum solo per danneggiare una forza politica".
Con Morra nella cabina dei 5 Stelle potrebbe succedere di tutto.
"Credo che sia arrivato il momento di fare un passo in avanti: basta stare con le mani in tasca".
Lei è il mito dei grillini duri e puri, gli scalmanati, i reduci di una stagione.
"Dopo che sono stato censurato dalla Rai ho ricevuto tantissimi attestati di stima. E comunque sul social di Rousseau risulto tra i più votati. Vuole vedere?".