Nelle parole di Sergio Mattarella c’è l’equilibrio giusto tra preoccupazione e speranza: una preoccupazione per i ritardi accumulati storicamente che si sommano alla tragedia della pandemia, la speranza basata sulla rapida evoluzione della ricerca che ha prodotto tempestivamente i vaccini che ci proteggeranno e sulla svolta solidale dell’Unione europea che ha saputa superare le chiusure che avevano reso così inefficace la risposta alla crisi finanziaria precedente, scegliendo invece oggi una strategia di crescita e di ripresa complessiva. “Tutto questo, dice il Presidente, richiama e sollecita, ancor più, la responsabilità delle istituzioni anzitutto: delle forze economiche, dei corpi sociali, di ciascuno di noi”. Particolarmente preciso è il richiamo alla “declinazione nazionale” del piano europeo per la ripresa “che deve essere concreta, efficace, rigorosa, senza disperdere risorse”.
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