Il ministro degli Esteri non parteggia per Conte né per Renzi. E' silenzioso, ma intanto continua a tessere rapporti dentro e fuori al M5s. E se la situazione precipita? "Sarà il Colle a illuminare la strada"
Pensa che il “paese non possa diventare ostaggio di un braccio di ferro”. E ce l’ha con Renzi e Conte. Allo stesso tempo, reputa che sia da “folli” far cadere il governo, ma se questa evidenza dovesse compiersi non indica il voto anticipato ma ribadisce che “sarà il Capo dello stato a illuminare la strada”. Sfumatura non banale. Luigi Di Maio, pinne e occhiali, continua a essere in modalità sub. Si è eclissato. Non interviene. Parla del mondo, ma non dell’Italia.
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