Rimpalli ministeriali e accuse. Il 7 gennaio? Il 18? il 31? I piani di trasporto pubblico locale concordati con i prefetti, i sindacati che vogliono essere convocati, i dirigenti che temono "non ci siano le condizioni"
Era nata come l’inizio simbolico dell’uscita dal tunnel pandemico, la storia (infinita) della riapertura della scuola superiore: il ministro dell’Istruzione M5s Lucia Azzolina, con il sostegno del premier, aveva puntato sul 9 dicembre. Ma si era subito alzato il niet multiplo dai territori: che senso ha riaprire per poi richiudere a Natale? Poi proprio il Natale aveva fatto sfumare il sognato miracolo di concordia, ché ora, tra un Cdm e una riunione con gli enti locali, la riapertura delle superiori barcolla verso un ipotetico rinvio (18 gennaio?) e verso l’ognun per sé, con alcuni governatori (i leghisti Luca Zaia e Massimiliano Fedriga in testa) che si portano avanti con ordinanze che mantengono la chiusura fino al 31.
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