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Piersanti Mattarella, ucciso 41 anni anni fa

Il 6 gennaio 1980 a Palermo, il presidente della Regione Sicilia viene ucciso in un agguato sotto casa. I documentari Rai

Il 6 gennaio 1980, il presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, fratello maggiore dell'attuale presidente della Repubblica Sergio, viene ucciso in un agguato sotto casa, in via Libertà a Palermo. Piersanti Mattarella aveva innovato profondamente la politica siciliana, con provvedimenti coraggiosi, in particolare in materia economica, contro la mafia e il malaffare che dominava la Sicilia in quell'epoca. Nel primo documentario che vi proponiamo Rai Storia ricostruisce il contesto in cui è maturato il delitto, le successive indagini e la storia processuale. Ma soprattutto racconta la sua figura umana e politica, con le immagini delle Teche Rai, le interviste rilasciate da lui stesso e alcune fotografie inedite. La versione integrale su RaiPlay qui.

  

  

Sempre dal 1980 arriva questa intervista di Joe Marrazzo a Leonardo Sciascia. L'intellettuale e politico siciliano ha la sensazione che l'omicidio Mattarella possa essere collegato a una fitta trama terroristica: secondo lui, l'assassinio davanti ai familiari non rientrerebbe nel "sentire" della mafia. Tragicamente profetiche le parole con cui chiude l'intervista: "Ci saranno ancora tanti morti". Qualche mese dopo, il 2 agosto di quell’anno, avviene la strage di Bologna per la quale vengono processati i fascisti Giusva Fioravanti e Gilberto Cavallini che vengono anche indagati dal giudice Giovanni Falcone per l’omicidio del politico siciliano. La magistratura palermitana non riterrà ci siano elementi sufficienti per condannarli. L'intervista a Sciascia è disponibile qui.

 

Nel 2020, per il quarantesimo anniversario dell'uccisione, anche La Grande Storia (Rai 3) aveva dedicato una puntata alla figura e alle vicenda umana e politica di Piersanti Mattarella, l'uomo che voleva tagliare alla radice i rapporti tra mafia e amministrazione in Sicilia. Nel 1978, poco dopo l'omicidio di Peppino Impastato, conduttore radiofonico candidato sindaco a Cinisi per Democrazia Proletaria, avvenuto per ordine di Tano Badalamenti, Mattarella si recò nella città per la campagna elettorale comunale pronunciando un durissimo discorso contro Cosa nostra che stupì gli stessi sostenitori di Impastato. Rappresentò una chiara scelta di campo il suo atteggiamento alla Conferenza regionale dell'agricoltura, tenuta a Villa Igiea la prima settimana di febbraio del 1979. Il deputato Pio La Torre, presente in quanto responsabile nazionale dell'ufficio agrario del Partito Comunista Italiano (sarebbe divenuto dopo qualche mese segretario regionale dello stesso partito) attaccò con furore l'Assessorato dell'agricoltura, denunciandolo come centro della corruzione regionale e additando lo stesso assessore come colluso con la delinquenza regionale. Mentre tutti attendevano che il presidente della Regione difendesse vigorosamente il proprio assessore, Giuseppe Aleppo, Mattarella riconobbe pienamente la necessità di correttezza e legalità nella gestione dei contributi agricoli regionali. Solo il periodico Terra e Vita pubblicò il resoconto della conferenza, sottolineando come fosse comune la percezione che quel giorno si fosse aperto un confronto che non avrebbe potuto non conoscere eventi drammatici. Un senatore comunista e il presidente democristiano della regione si erano, di fatto, esposti alle pesanti reazioni della mafia. Il Procuratore Gian Carlo Caselli, in un'intervista a Repubblica del 12 agosto 1997, ha affermato: “Piersanti Mattarella un democristiano onesto e coraggioso ucciso proprio perché onesto e coraggioso”. Pietro Grasso, nel libro Per non morire di mafia, ha scritto che Piersanti Mattarella "stava provando a realizzare un nuovo progetto politico-amministrativo, un'autentica rivoluzione. La sua politica di radicale moralizzazione della vita pubblica, secondo lo slogan che la Sicilia doveva mostrarsi 'con le carte in regola', aveva turbato il sistema degli appalti pubblici con gesti clamorosi, mai attuati nell'isola".

La puntata di La grande storia la potete guardare integralmente qui.

 

Anche il Tg1 gli dedicò uno Speciale. Qui la versione integrale.

 

In un episodio diretto da Maurizio Sciarra di Nel nome del popolo italiano, quattro docu-film che raccontano le vicende di quattro moderni eroi nazionali, Dario Aita racconta la vicenda di Mattarella. Qui la versione integrale.

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