Il premier scalpita: "Con questo stallo stallo, perdiamo 100 miliardi di pil al mese". Prende tempo e propone di rafforzare la squadra di governo. "Ma senza rimettere il mandato al Quirinale". Il leader di Italia viva scantona e rilancia. E nel M5s sale il malcontento per la "caccia agli Scilipoti"
E’ arrabbiato perché in questo mese di trattative con Matteo Renzi l’Italia dovrebbe correre, invece rischia “di perdere 100 miliardi di pil al mese”. Giuseppe Conte confessa che ora vorrebbe stare a parlare di vaccini con Angela Merkel e magari con Vladimir Putin, invece anche la giornata di ieri l’ha passata – da casa – a cercare di decriptare le vere intenzioni di Italia Viva. “Cosa vuole Renzi? Perché alza sempre di più la posta?”. A condurre le trattative con Iv è il Pd (Goffredo Bettini e Dario Franceschini). Il M5s? Non pervenuto. Si è liquefatto. Vito Crimi assente. Idem Alfonso Bonafede. Luigi Di Maio? Vallo a trovare. La pancia del Movimento – da Beppe Grillo ad Alessandro Di Battista – va nella direzione opposta. E sprona Conte. Gli fa arrivare parole guerriere: prendi il coraggio a due mani, sfidalo in Senato. “Fino a quando Renzi potrà abusare della nostra pazienza?”, recita infatti il Garante pentastellato. Ma Conte tergiversa, tiene aperte le trattative. E quando gli riferiscono che Iv vorrebbe la Difesa, i Trasporti e il Turismo trasecola. E così torna a pensare ai Responsabili e fa di conto: già così ci servirebbero tre voti. Ma intanto apre al rimpasto.
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