Il presidente del consiglio comunale di Roma, arrestato per corruzione, si racconta al Foglio: "I comportamenti senza pietà da chi poco prima mi aveva chiesto di organizzare le politiche del 2018. Sbaglia a portare le arance in Campidoglio ai tempi di Mafia Capitale". E adesso ha fondato Crea movimento
Dice che il trattamento ricevuto dal M5s è stato “disumano”. E ammette, a distanza di anni, che sbagliò a presentarsi in Campidoglio con le arance dopo gli arresti di Mafia Capitale quando si opponeva a Ignazio Marino (“Non lo rifarei”). Marcello De Vito, avvocato di 46 anni, il 20 marzo 2019 era presidente del consiglio comunale della Capitale e venne arrestato per corruzione nell’inchiesta sullo stadio della Roma: 107 giorni a Regina Coeli e 137 ai domiciliari: “Ho fatto politica anche in carcere”. In questa intervista al Foglio, De Vito, ritornato intanto a presiedere l’Aula Giulio Cesare, parla del cortocircuito del M5s sulla giustizia, di Roma, del suo passato e di Raggi.
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