Non solo il Recovery. Il premier punta sugli impegni del governo: dai ristori al Consiglio europeo. Ma il leader di Italia viva guarda al 2023: "Per le prossime elezioni servirà riorganizzare il campo, e non posso accontentarmi di un rimpasto"
Uno ha messo i sacchi di sabbia alle finestre e rimugina sulle prossime ore, applicando come può quella massima cara a Gianni Letta per cui in politica “bisogna saper guadagnare una settimana per sopravvivere un mese, e poi un mese per sopravvivere un anno”, ed è così che le legislature si portano a termine. L’altro, pur non disdegnando la tattica del momento, e anzi facendo e disfacendo piani di battaglia a seconda del variare degli eventi, giustifica la sua frenesia in virtù di qualcosa che dovrà avvenire nei prossimi anni. L’uno, Giuseppe Conte, guarda il calendario di questo gennaio tribolato. L’altro, Matteo Renzi, pensa al 2023.
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