Nel giorno decisivo dei responsabili hanno giocato a fare gli irresponsabili. I parlamentari di Forza Italia hanno riscoperto oggi come può essere a volte dolce dire la verità ma senza dirla tutta. Con i giornalisti dissimulavano, ma al telefono si divertivano e fantasticavano scenari, governi: “Con Conte senza Renzi. Con Renzi, ma senza Conte. Senza Conte e senza Renzi”. Per ventiquattro ore hanno provato la strana sensazione di essere sudditi di un sovrano che “al momento, non ha cambiato opinione, ma solo al momento” e di essere spettatori di uno spavento che li riguarda, ma di cui non hanno colpa. Si sono consegnati a Silvio Berlusconi che in caso di disgrazia tratterà per loro ma che “non ha intenzione di aiutare Conte colpevole di non averlo neppure chiamato. Non è così che si corteggia il più grande dei libertini”. E’ vero che la crisi di governo, il voto anticipato, “potrebbe anche decimarli” ma ormai cosa importa?
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