I temi posti ieri sera da Renzi in conferenza stampa (più attenzione ai temi della crescita, più risorse sulla sanità) possono aiutare il governo a passare finalmente da una stagione dominata un po’ meno dai dilettanti e un po’ più dagli adulti. A condizione che, a comportarsi da adulti, siano anche i due duellanti.
E’ il negoziato, bellezza. Sul complicato calendario della crisi di governo, la giornata di ieri era certamente quella più difficile e coincideva con un appuntamento cruciale per il futuro della legislatura: la sfida finale tra Conte e Renzi. Doveva essere il giorno della rottura totale, dello showdown, dello scontro decisivo, della collisione frontale, il giorno in cui Renzi mostrava i muscoli a Conte e il giorno in cui Conte mostrava i muscoli a Renzi, e invece alla fine, come ci si augurava, è stato il giorno del cambio di strategia da parte del premier di oggi e da parte del premier di ieri all’insegna di un’antica ed elementare regola della politica: quando i duellanti non hanno la certezza di vincere la partita occorre fare un piccolo passo indietro per farne uno insieme in avanti e poter dire entrambi di aver vinto la partita.
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