Zingaretti: "Matteo è inaffidabile". Orlando: "Non deve essere più l'ago della bilancia". Le sfumature di Guerini e Franceschini. Un'ex ministra dem: "Un governo a tutti i costi anche se ci fa vomitare, non possiamo lasciare il paese alla destra"
Nico’, dacce la linea. E dopo una giornata pazzoide Nico’, cioè Nicola Zingaretti, il segretario del Pd, partito che da sempre fa titolo quando si divide e che per costituzione vive su più linee, se va bene parallele, manda il seguente dispaccio: “Renzi è inaffidabile, la crisi va evitata così come le elezioni, a cui però a volte ci si arriva proprio perché è impossibile ricomporre il quadro”. Avanti dunque con la caccia ai responsabili“ alla luce del sole e senza vergognarsene”, come aggiunge Dario Franceschini in un raro momento di epifania. Perché, in queste occasioni da sempre il capo delegazione del Pd, è introvabile, impalpabile.
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