“Costruttori” sì, ma non solo per il governo, anche per la Capitale. O, ancora meglio, per il bis della sua sindaca. Virginia Raggi entra a modo suo nel circo delle trattative in corso per superare la crisi di governo. E mentre Giuseppe Conte, Pd e M5s sperano di trovare entro martedì un manipolo di senatori responsabili o “costruttori” – come si dice in queste ore seguendo la preferenza linguistica dettata dal Quirinale – per salvare il governo, Virginia Raggi gioca con le parole e con il trasformismo fattosi virtù. E anche lei punta sui “costruttori di speranza”. Non per Conte, ma per Roma.
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