Lagne sui voltagabbana, fuffa dei costruttori, inutili partiti del premier. Governare sì, ma senza il pantano delle scemenze
Che cosa fa di mestiere il presidente degli Stati Uniti, quando è compos sui, segue la Costituzione e non carnevaleggia alla venezuelana come nel caso di Trump? Prende decisioni e cerca di andare oltre il consenso del suo partito e della sua coalizione parlamentare, sia alla Camera dei rappresentanti sia al Senato, allo scopo di realizzarle. Che cosa fa di mestiere il primo ministro di Sua Maestà a Londra, anche quando non gode di una maggioranza di decine e decine di deputati a Westminster come nel caso di Boris Johnson? Cerca deputati socialisti, nazionalisti scozzesi e altri, stando attento a non perdere i suoi conservatori, per sostenere l’azione e la continuità del governo e fare le cose in cui si impegna. Le democrazie classiche non prevedono figure come i “responsabili”, titolo denigratorio conferito a chi vota la fiducia all’esecutivo, e nemmeno i “costruttori”, titolo incensatorio dei presunti salvatori della Repubblica di fronte al rischio di maggioranze pericolanti. Trattasi di mestiere, di procedure parlamentari correttissime, e se poi si voglia fare processi moralistici agli eletti del popolo, si faccia pure, ma si è nel pantano delle scemenze.
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