Palazzo Chigi, la crisi e tutto il resto. Chi è, come nasce, da dove arriva Giuseppe Conte. Chi lo ha voluto, chi lo appoggia e come ha fatto a imporre ai grillini la strada della quotidiana negazione del passato (fino ai responsabili). Una lunga storia, un lungo mistero, una cronaca di oggi
Giuseppe Conte è come un cuculo, che ha trovato il nido creato da Beppe Grillo e lo ha riempito con le sue uova”. La definizione folgorante è di Francesco Bei, vicedirettore di Repubblica, che Maurizio Molinari ci ha indicato come massimo “contologo” del suo giornale. “Il partito dei No Vax che cerca di convincere gli italiani a vaccinarsi”, è un recente titolo del New York Times da cui siamo partiti, per spiegare come Conte abbia trasformato i Cinque stelle. Dall’anti Europa al Recovery, dal No Tav ai piani di infrastrutture, dalla allergia a ogni alleanza alla ricerca di “Responsabili”: insomma dal “Vaffa” a quell’“Insieme” che secondo varie indiscrezioni potrebbe essere il nome del nuovo partito di Conte in fieri. “Io penso che abbia delle qualità non banali”, commenta Bei. “Altrimenti non sarebbe arrivato, e soprattutto non sarebbe rimasto dove è rimasto, a dispetto di tutti i santi. Ha una capacità non comune di adattarsi alle situazioni, è un grandissimo incassatore, è un uomo che comunque ha una formazione politica che viene da lontano. C’è il suo lievito in questa trasformazione incredibile dei Cinque stelle in un qualcosa che è quasi l’opposto delle sue origini”.
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