il colloquio col responsabile

"Per tre voti mi hanno offerto un ministero". Parla Luigi Cesaro

Simone Canettieri

Era l'appestato, per il M5s: l'impresentabile Giggino 'a purpetta. Ora lo cercano, lo vogliono. "Non sapete quante telefonate ho ricevuto". Le proposte indecenti? "Ho le prove. Conservo tutti i messaggi sul mio cellulare"

Tutti lo cercano. Antonio Tajani lo bracca: Giggino niente scherzi? "Ma quando mai!!!". Luigi Cesaro, per tutti qui in Senato Giggino a' purpetta, rassicura e dà mani ai colleghi di Forza Italia. "Ma quando mai!!!".

 

Senatore Cesaro allora niente sostegno a Conte? "Non ci penso e non mi muovo da Forza Italia". Ci fa vedere il cellulare? "Non può capire quante telefonate ho ricevuto in questi giorni dal governo e da importanti pezzi della maggioranza". Tutti vogliono Giggino a' purpetta: cosa le avevano promesso: "Io controllo il mio voto e un altro paio". Viceministro? "Di più, per tre voti mi avevano promesso un ministero". Sta millantando per alzare la tensione? "Ma quando mai!!!! Conservo i messaggi, non sono mica scemo, ho tutto salvato. Adesso mi schifano prima mi amavano, mi volevano, volevano farmi ministro!!". A quanto si fermerà Conte? "A 155".

  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.