I quattro parametri individuati dall'assessore lombardo al Welfare non seguono alcuna logica epidemiologica. Indicano semplicemente l'identikit della regione Lombardia, ma "prima i lombardi" è un criterio ingiustificabile e inaccettabile
Si direbbe che la toppa è peggio del buco. “Non ho mai pensato di declinare vaccini e reddito: il pil è un indicatore economico che attesta l’attività in una regione che è il motore dell’Italia. In questo senso la regione ha la necessità di essere tenuta in considerazione, non parlo di piano vaccini ma di zona rossa”, ha dichiarato il neo assessore al Welfare della regione Lombardia Letizia Moratti dopo le polemiche suscitate dalla sua lettera al commissario Domenico Arcuri in cui proponeva di ripartire i vaccini anti Covid tenendo in considerazione altri criteri tra i quali il contributo di una regione al pil. Gli altri tre sono: mobilità, densità abitativa e zone più colpite dal virus.
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