La scissione di Livorno "aprì la strada a un grave stallo nella nostra Repubblica", spiega l'ex senatore e storico del socialismo Acquaviva. "Il partito di Berlinguer toccò percentuali che in qualsiasi altro stato d'Europa l'avrebbero portato al governo. Ma non si svincolò mai dall'orbita sovietica, nonostante le profonde radici democratiche"
Un secolo fa, la fondazione del Pci. Un bilancio di questi 100 anni? “Basti vedere la situazione politica del paese”, è il giudizio tranciante di Gennaro Acquaviva: già capogruppo del Psi al Senato e consigliere di Bettino Craxi, e ora presidente di una Fondazione Socialismo che appunto si dedica a rivisitare la storia del Partito Socialista. “Sbagliarono tutti, nel modo in cui fu ricreato il sistema politico italiano dopo la parentesi dittatoriale. Quel sistema, con il Pci come principale partito della sinistra, poté funzionare solo finché ci fu la Guerra Fredda. Ma non permise l’alternanza, che è alla base della democrazia. E quando è caduto il Muro di Berlino è caduto anche il sistema politico italiano. Senza più veramente riaggiustarsi”.
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