Roma. Non avevano niente da dire ma volevano dirlo bene. Ieri mattina, quando si è saputo che alle 17, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, sarebbero stati ricevuti al Colle, i giornalisti si sono in maniera immotivata preoccupati. Hanno chiesto ai parlamentari di Lega-FdI-Fi: “Cosa diranno a Sergio Mattarella? Cosa proporranno? Un nome? Una soluzione? Le urne? Il governo istituzionale?”. Nulla del genere. Di fronte al presidente hanno solo ripetuto che “con questo Parlamento è impossibile lavorare” e si sono consegnati alla sua “saggezza”. Volevano fargli capire che sono per il voto, anche se non hanno mai pronunciato la parola.
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