Con intelligenza e rapidità di comunicatore esperto, ieri il sindaco di Milano Beppe Sala ha doverosamente scritto al presidente della Comunità ebraica di Milano, Milo Hasbani, per chiarire il senso di una sua dichiarazione a un giornalista che, nei titoli d’agenzia (“Shoah, Sala: Anna Frank come Greta Thunberg, storie di coraggio”) era apparsa fuori luogo e persino oltraggiosa. Sala in verità faceva un parallelo sulla giovane età, aveva detto che “sono due storie di coraggio enorme in cui si parte dalla cosa più semplice e che c’è e si arriva a un risultato simile”. Ma anche così, il paragone appare forzato e fuori posto. Dunque giuste e necessarie le parole alla Comunità ebraica: “E’ più che evidente che non ci fosse la volontà da parte mia di fare un paragone, che del resto non avrebbe alcun senso, tra il dramma della Shoah e le vicende politiche dell’oggi. Si parlava di coraggio di giovani donne e il giornalista mi ha portato sull’attualità, facendo un riferimento a Greta. Lo ribadisco con chiarezza: il dramma della Shoah è tragicamente unico e non esiste paragone possibile”.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE