La prima volta, era il 13 gennaio, appena sceso dal Colle ha improvvisato addirittura una conferenza stampa in pieno Corso, per strada, per “aprire a Matteo Renzi”. Assembramento finito malissimo. La seconda volta, giovedì scorso, sceso dal Colle non ha detto nulla. “Incontro interlocutorio, fase transitoria”. Era l’indomani dei 156 voti in Senato: maggioranza Ciampolillo. Martedì Giuseppe Conte salirà per la terza volta al Quirinale in tredici giorni. La strada dell’orto. La discesa sarà quella di un presidente del Consiglio dimissionario. Convinto che dalle consultazioni che si apriranno potrebbe uscirne fregato. Ma anche no: “Ho i costruttori, ma chissà”. Già, la storiella di chi entra papa nel conclave e ne esce da cardinale.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE