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Il centrodestra ostenta compattezza e resta alla finestra

Francesco Cocco

Dal vertice non emerge alcuna apertura a un possibile Conte ter. Le dichiarazioni di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Maurizio Lupi

Dal vertice delle forze del centrodestra non emerge alcuna apertura a ipotesi di governo. Alle consultazioni andrà una delegazione unitaria. Salvini dice sì ai provvedimenti urgenti, ma poi "parola agli italiani". Le dichiarazioni di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Maurizio Lupi.

   

Al termine del vertice, in una nota congiunta, il centrodestra "unito in tutte le sue componenti (Lega, Fi, FdI con rappresentanti di Udc, Cambiamo! - Idea e Noi con l'Italia)" fa sapere di avere "chiesto al presidente della Repubblica di partecipare alle consultazioni con una delegazione unitaria. Nel corso del vertice, il centrodestra ha ribadito la necessità che l'Italia abbia in tempi rapidi un governo con una base parlamentare solida, una forte legittimazione e non, invece, un esecutivo con una maggioranza raccogliticcia". "La coalizione è pronta a sostenere in Parlamento tutti i provvedimenti a favore degli italiani, a partire dai ristori e dalla proroga del blocco delle cartelle esattoriali. Ferme restando le posizioni già espresse al presidente della Repubblica nel corso dell'ultimo incontro, il centrodestra si affida alla sua saggezza".

  

Il centrodestra dirà "no al Conte ter, ma si rimetterà alle decisioni del capo dello stato", ha detto uscendo dal faccia a faccia anche Paolo Romani, senatore di Cambiamo, che pure era rimasto possibilista in mattinata.

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