Il Pd riapre ufficialmente le porte a Matteo Renzi, senza “veti” — dice Nicola Zingaretti nella sua relazione approvata oggi dalla direzione nazionale, alla presenza virtuale (su Zoom) di tutti i ministri e persino i sottosegretari — ma solo se da Italia viva arriveranno segnali di affidabilità. Senza “preconcetti”, insomma, purché anche dall’altra parte non ve ne siano. Il rapporto con Italia viva “non ha nulla a che vedere con il risentimento per il passato, ma riguarda legittimi dubbi sull’affidabilità per il futuro”. Il segretario del Pd ha ribadito nella sua relazione che non è stato il suo partito ad aver provocato la crisi. Con Renzi anzi c’è sempre stato un dialogo aperto, ha detto Zingaretti.
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