Trasformismo è un’altra parola equivoca o malata. E’ usata moralisticamente per descrivere un fenomeno evolutivo della politica, tipico in particolare dei regimi di democrazia parlamentare. Settori della maggioranza o dell’opposizione cambiano posizione, favoriscono nuovi progetti di governabilità e di potere, e in questo cambio si realizza lo spazio trasformistico o metamorfico paragonato a una palude. Tutti dovrebbero sapere, visto che l’ignoranza è solo facoltativa, che all’origine dell’Unità d’Italia, per fare un esempio solo e ravvicinato, sta un atto di trasformismo, il famoso connubio destra-sinistra, al centro, tra Cavour e Rattazzi. E che cosa illumina il trasformismo e ne fa una cosa seria, una procedura di grande orizzonte e non un caso di opportunismo banale o, come direbbero i cretini collettivi, di poltrone? Lo scopo, l’efficacia rispetto a un progetto (nel caso storico in questione l’unità del paese, scusate se è poco).
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