Cartabia eternamente ricorrente nel totonomi per Palazzo Chigi, ma forse mai davvero in corsa. Bonetti e Bellanova "fatte dimettere". Polverini e Rossi demonizzate come Maleficent. Sandra Lonardo sempre descritta come "moglie di Mastella". I tic dell'apparentemente ossequioso lessico politico in "rosa"
Mettiamoci una donna. Perché non una donna. Proviamo con una donna. La donna che passa alle maggioranza (tacciata di alto tradimento). La donna che resta all'opposizione (guardata con sospetto). Le donne ministro “fatte dimettere”. La senatrice “prestata” alla maggioranza. La moglie di (Sandra Lonardo in Mastella), il marito nell'ombra. Nel bel mezzo della crisi, l'elemento femminile ha assunto centralità, ma sembra quasi che la centralità sia sempre in qualche modo accessoria, laterale, come se la donna fosse al centro dei ragionamenti, sì, ma sempre come donna dello schermo, simbolo di altro (in particolare: un altro nome – maschile– o un altro piano, sempre maschile).
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