Roma. Nicola Zingaretti e i suoi nelle ultime ore ripetono spesso la parola chiave della settimana: affidabilità. Matteo Renzi, dicono al Nazareno, deve mostrarsi affidabile. L’altra parola chiave è Conte, nel senso di Giuseppe. E’ lui il nome per la presidenza del Consiglio, come stabilito in direzione nazionale. Ma è l’unico? “Per ora c’è Conte”, dice Matteo Orfini. Per ora. Al che la domanda sorge spontanea: ma esiste un piano B qualora l’ipotesi Conte più dialogo con un Renzi responsabile e responsabilizzato dovesse naufragare? Il Pd, scavando a fondo, appare diviso sulle scelte successive.
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