Dopo appena un’ora, al sesto sbadiglio sotto la mascherina, Roberto Fico si alza in piedi. Il gesto improvviso sveglia anche gli altri venti partecipanti al tavolo che a Montecitorio dovrebbe ricomporre l’agenda di governo. “Devo andare, fatemi sapere quando avete finito”. Graziano Delrio e Andrea Marcucci, che sono i capigruppo del Pd, lo guardano con invidia. Ettore Rosato, plenipotenziario renziano, aveva appena sospirato con senso di vana inutilità: “Qua facciamo notte”. Fico non s’è più fatto rivedere.
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