Infrastrutture, politica industriale, giustizia e ricerca: quattro pilastri da cui ripartire con progetti e riforme per usare al meglio i fondi del Next Generation EU
Ora davvero non abbiamo più scuse. Il senso dell’incarico a Mario Draghi è essenzialmente di mettere mano all’impianto di progetti e di riforme da concordare con la Commissione europea nel contesto del Next Generation EU (NGEU). Non troveremo funzionari europei aggressivi o diffidenti, come molti temono, ma persone di alta levatura professionale, e spesso scientifica, pronti ad aiutare il nostro Paese: giuristi, economisti e managers, italiani prevalentemente, che contano di collaborare con i loro colleghi dell’amministrazione italiana per costruire anzitutto un progetto fatto di investimenti per la crescita e la competitività (e per la transizione ecologica e digitale) che producano un effetto misurabile al 2026 e specialmente di riforme.
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