Il mandato ricevuto da Mattarella è privo di vincoli. "Deciderò dopo aver ascoltato i partiti e le parti sociali", dice l'ex banchiere. Ma dalla palude rossogialla sale il No alla Lega. Franceschini costringe il M5s ai doveri dell'alleanza, e Di Maio ci sta. Zinga si spende per un ministero a Conte
Potrebbe soffrire della sua stessa forza, finire con l’indispettire coloro che pure, per larga parte, lo glorificano, ma che si avvertono il rischio di finire annichiliti nel gorgo della sua ombra. Sergio Mattarella, del resto, lo ha lasciato totalmente libero di fare le sue valutazioni. Talmente è impervio il compito assegnatogli, talmente accidentato il sentiero che dovrà percorrere, che Mario Draghi s’è visto assegnare un mandato pieno, senza vincoli né paletti prestabiliti. I tempi e i modi con far nascere il suo governo, l’ex governatore della Bce lo capirà nel corso delle consultazioni che partiranno domani a Montecitorio: questo, in buona sostanza, è il senso dell’incarico concessogli dal Quirinale.
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