L'ultima di Casaleggio: ora vuole imbrigliare Draghi con il voto su Rousseau
Il figlio del fondatore del M5s: "E' l'unico modo per essere coesi all'interno del Movimento. Me lo chiedono tanti parlamentari"
Torna Grillo, che sarà a Roma per guidare i cinque stelle nelle consultazioni con Draghi. E torna pure Casaleggio, il giovane Davide. Che adesso, giusto per aggiungere complicazione alla già turbolente trattativa che dovrà far nascere il nuovo esecutivo, la butta sul ritorno alle origini: "Bisogna votare il nuovo governo su Rousseau". Non che il figlio dell'ex fondatore dei cinque stelle abbia ormai una rilevanza tale che le sue uscite possano essere prese davvero così sul serio. Ma la proposta è precisa, e sostentata da quella che parrebbe una richiesta proveniente da una parte del gruppo parlamentare. "Ho incontrato diversi parlamentari e ministri qui a Roma. Qualunque sarà lo scenario politico possibile c'è ampio consenso sul fatto che l'unico modo per avere una coesione del Movimento 5 stelle sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau", ha detto in mattinata il presidente dell'associazione Rousseau, talmente ai ferri corri con i vertici del Movimento che oramai la piattaforma non viene adoperata che per una serie di operazioni di ratifica ridotte all'osso.
Certo, deve aver pensato Casaleggio, quale miglior occasione per rilanciare la sua creatura se non insistere sulla necessità di utilizzarla in questa fase? In cui pure, è il ragionamento sotterraneo, i diversi indirizzi e linee presenti nel movimento si dovranno contare, per decidere quale rotta seguire. E pero è certo che immaginare l'ex presidente della Banca centrale europea, l'uomo cui si rivolgeva Barack Obama come ambasciatore delle tribolazioni economiche del vecchio continente, colui che Emmanuel Macron e Angela Merkel non fanno che guardare con rigorosa ammirazione, appeso al voto su una piattaforma che dovrà dargli il permesso per diventare presidente del Consiglio faccia un certo effetto. Che sa di paradosso.