Prima decidono di chiedere alla base un voto sulla piattaforma Rousseau, ma poi si tormentano sul da farsi. Alessandro Di Battista vota no. Si ragiona anche se inserire fra le possibilità quella dell'astensione. La giornata particolare del M5s
E’ il loro referendum di naufragio nazionale, l’ultimo dei loro voti patacca. La soluzione? Rinviarlo. Se vince il sì a Mario Draghi se ne andranno quelli del no e se vince il no usciranno quelli del sì. Anche questo si deve a Matteo Renzi. Non ha fatto cadere solo un governo. Rischia di fare separare Di Battista da Di Maio, Grillo da Casaleggio. Nessuno li aveva mai accompagnati a pochi metri dalla scissione. Oggi, il M5s, ha prima deciso di chiedere alla piattaforma Rousseau un voto sul governo, ma a ora di cena era però indeciso e si interrogava sulla necessità di non decidere. In quale luogo del mondo l’adesione a un governo di salvezza passa dal voto di una carcassa?
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