Casaleggio voleva tre domande. Grillo, spinto da Fico e Di Maio, ne ha imposto una sola. Il giudizio non sarà solo su Draghi, ma su un governo ecologista che dovrà realizzare il Recovery e la campagna vaccinale
Per dire della distanza tra la politica reale e il suo casallegesco surrogato virtuale, nel M5s c'è chi lavora addirittura per arrivarci di slancio alle consultazioni con Mario Draghi. Stefano Patuanelli, ministro dello sviluppo uscente e gran teorico dell'ancoraggio del grillismo nel campo del centrosinistra, ci lavora da giorni. Ne parla coi colleghi del suo partito, lo accenna a Giuseppe Conte, poi sonda i dirigenti del Pd: "E se dal premier incaricato andassimo insieme, come coalizione?". L'idea pare piaccia anche al capogruppo alla Camera del M5s, Davide Crippa. E convince quella parte di Pd che nell'intesa organica rossogialla credono davvero. "Servirebbe anche per dimostrare - sussurravano ieri mattina dalle parti del Nazareno - che noi in questo governo così eterogeneo ci entriamo rivendicando il lavoro svolto nel Conte II, e con una piattaforma programmatica chiara e condivisa".
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