Salta il voto su Rousseau. Su Draghi il M5s prende tempo
L'annuncio di Vito Crimi sul Blog delle stelle: "Il voto sul governo è temporaneamente sospeso"
"Il voto sul governo previsto dalle ore 13.00 di oggi è temporaneamente sospeso. I nuovi orari di inizio e termine votazione saranno successivamente comunicati". A poche ore dall'avvio della consultazione su Rousseau, nel M5s l'indecisione si trasforma in certezza: meglio posticipare e meglio ancora farlo senza dare un orizzonte temporale. Il voto è rimandato a data da destinarsi, dice il capo politico Vito Crimi con un post.
L'ago della bilancia, nella giornata tormentata di ieri, è stato l'intervento di Beppe Grillo. Con un video pubblicato sul Blog delle Stelle, il garante del movimento ha chiesto alla base un po' di pazienza: "Aspetterei che Draghi faccia in pubblico le dichiarazioni che ha fatto a noi durante le consultazioni". Una richiesta per prendere tempo, così da evitare un voto di pancia su Rousseau che vieti al M5s di appoggiare il nuovo esecutivo. E d'altra parte le aperture a Draghi non sono mancate nel video di Grillo: altroché banchiere, l'ex presidente della Bce è un "grillino" che pensa che il movimento abbia "cambiato la politica con onestà in questo paese", che ha dato rassicurazioni sul reddito di cittadinanza e sul programma ambientale. Insomma, un peccato rischiare di non appoggiare un governo guidato da lui.
E infatti già ieri i dubbi assalivano i grillini, alle prese con la formulazione dei quesiti da sottoporre agli iscritti. "Per una lunghissima giornata, nel M5s, si è discusso su come dovesse essere la bozza (“ma davvero sarà un quesito secco? Draghi si o Draghi no?”) si è speculato sulle sfumature della lingua che Casaleggio non padroneggia al contrario di Grillo che è un maestro della metafora, della lingua oscura di cui scriveva Daniel Heller-Roazen (Quodlibet): iperboli, anacoluti, antifrasi. Sono cambiati veramente questi parlamentari del Movimento. Alla Camera e al Senato, ieri non se ne trovava uno che non ritenesse sbagliato consegnare al voto digitale un’emergenza così importante. Altro che democrazia diretta!", scrive Carmelo Caruso sul Foglio di oggi.