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"Draghi mi chiama l'Elevato, io lo chiamo il Supremo". Grillo come il geometra Calboni
Le spacconate del "garante" del M5s sul suo incontro con l'ex numero uno della Bce, spiegate con Fantozzi
Beppe Grillo come il geometra Luciano Calboni, avversario e collega di Fantozzi, il classico spaccone che ostenta conoscenze importanti (spesso inventate), superiorità nei confronti dei colleghi e ruffianeria verso i potenti. "Calboni sparava balle così mostruose che a quota 1.600 Fantozzi fu colto da allucinazioni competitive", recita la voce narrante nel film capostipite della saga sullo sfigatissimo ragioniere, nato dal genio di Paolo Villaggio.
A molti meno metri sul livello del mare, ieri sera il fondatore del Movimento ha sparato le sue, di corbellerie. In un video pubblicato sul Blog dice che non è il caso di votare sulla piattaforma Rousseau riguardo alla partecipazione o meno al governo Draghi. E oggi, infatti, la consultazione online è stata sospesa, rimandata a data da destinarsi. Così Grillo prova a indorare la pillola ai suoi e sull'ex governatore della Bce dice che si aspettava "il banchiere di Dio e invece è un grillino". "Mi ha detto 'ha ragione su tutto'”, oppure "io ho parlato e lui ha annuito sempre". fino all'apoteosi della fregnaccia: "Mi chiama l’Elevato e io non so come chiamarlo, lo chiamo Supremo. Ha anche senso dell’umorismo, non pensavo".
Perfetta scuola Calboni: "Cara, la mia migliore amica: la contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare".