Chissà se il nuovo ministro del Lavoro Andrea Orlando riuscirà a realizzare con i sindacati un’intesa solida come quella che ha caratterizzato il rapporto con colei che lo ha preceduto, la cinque stelle Nunzia Catalfo. Il dicastero che per definizione è il primo interlocutore di Cgil, Cisl e Uil, ha lavorato sempre in strettissimo rapporto con i rappresentanti dei lavoratori, e in particolare con la Cgil di Maurizio Landini. Nelle sedi sindacali, per la verità, si coglie, sia pure a mezza bocca, qualche dubbio sulle competenze del ministro uscente. (Penelope segue a pagina quattro) Tuttavia, proprio certe carenze “tecniche” hanno consentito alla Cgil di risultare, alla fine, il più stretto consulente del Lavoro. Il legame tra Corso Italia e Via Veneto è risultato determinante per una lunga serie di provvedimenti.
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