Questioni di posti. Quelli che restano uguali, certo, nel trapasso da un governo all’altro. Ma anche quelli che cambiano. “Aver preso il ministero del turismo potrebbe diventare un boomerang, per noi”, dice Gian Marco Centinaio. E detta da lui, che del Turismo è il responsabile della Lega, che quella delega l’ha già gestita ai tempi del Conte I, suona bizzarro. “Ma è proprio perché conosco la materia – aggiunge il senatore del Carroccio, soldato fedele del Capitan Salvini – che dico che sarà dura. E se falliamo, il settore passerà dall’entusiasmo alla frustrazione”.
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